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In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno
beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
(Lc 1,39-45 – Feria propria del 21 dicembre)
Medita
Il canto di giubilo che sgorga dal cuore della Vergine Maria manifesta la grandezza di Dio. Questo “Magnificat” non ingrandisce il Signore, anche perchè Egli non ha bisogno di essere ingrandito dalle nostre parole. Semmai quello che il Magnificat di Maria ci insegna è la sua potenza nell’ingrandire il Signore nelle nostre vite.
Magnificare è rendere grande. È proprio l’iniziativa di Dio che facendosi bimbo diventa per noi via di ingrandimento in noi stessi. Infatti, quando vediamo la tenerezza di un bimbo, non si “allarga” il cuore? Quanto più il nostro cuore si dilaterà se accogliamo il Dio-bimbo.
Il Magnificat dunque rappresenta il rovesciamento paradossale di tutte le categorie umane. Ciò che è ritenuto forte e potente dagli uomini, viene considerato insignificante in Dio. Ciò che è ritenuto umile e piccolo viene esaltato dal Signore stesso.
Vivi
Il segreto per “ingrandire” il Signore nelle nostre vite è l’umiltà.
Oggi unisciti al cantico di Maria e offri al Signore il tuo personale Magnificat