Quando sembra la fine, guarda sempre al Principio

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In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.

(Gv 1, 1-18 – Settimo giorno fra l’ottava di Natale)

Medita

Il Vangelo dell’ultimo giorno dell’anno, il giorno in cui finisce un intero anno solare, parla del Principio, dell’origine di tutto. Può sembrare un paradosso ma non c’è niente di più coerente e vero. Parlare del principio alla fine di un anno ci fa comprendere come tutto, il tempo, lo spazio, la vita, tutto, appartiene a Dio. È da Dio che inizia e si compie ogni cosa esistente. Questo ci permette di gioire, di festeggiare, ma soprattutto ci permette di sperare.

Quanto bene ci auguriamo ed auguriamo agli altri il giorno di Capodanno, c’è chi fa una lista di buoni propositi per l’anno a venire, c’è chi spera in un nuovo anno migliore di quello che sta passando. Soprattutto oggi, tra l’esperienza devastante del Covid, della guerra, degli aumenti smisurati dei prezzi, l’unica cosa che ci auguriamo è che questo nuovo anno porti pace, porti tranquillità ed amore. Ma Colui che può realizzare questi desideri è solamente Dio, Lui che è il padrone del tempo e dello spazio, il datore di ogni bellezza, di ogni dono, a partire dalla vita stessa.

E tutto questo lo compie attraverso Cristo. Il Figlio di Dio è dal principio, da sempre e tutto è stato creato per mezzo di Lui ed in vista di Lui. Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito, l’unico e vero Dio, da sempre ci ha pensati, da sempre ci ha voluti, da sempre ci ha amati e la prova di tutto questo ce l’ha data Gesù Cristo. Questo Mistero grande è capibile solamente attraverso la fede.

Vivi

Alla fine di quest’anno solare saranno infiniti i pensieri, i ricordi (sia positivi che negativi), che tu porti dentro

ringrazia Dio per tutto e guarda a Cristo. Lui che è il Principio di tutto possa donarti un nuovo anno fatto di bellezza, di pace e amore.

Buon 2023 da parte del team di Eucaristant.

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