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Essere liberi oltre la regola o nella regola?

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In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe.

I farisei gli dicevano: « Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni?».

E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».

(Mc 2,23-28 Sant’Antonio abate – Memoria)

Medita

Forse non capiremo mai fino in fondo cos’è la libertà dei figli di Dio. È uno dei misteri più grandi e che ci riguarda profondamente. Essere liberi non significa fare quello che voglio. I bambini capricciosi fanno così. Essere liberi significa continuare ad amare se stessi, il prossimo e Dio (amori inseparabili tra loro) anche nella regola, nella prova, nelle avversità o contrarietà. La libertà è la condizione dell’amore serio.

Un amore vero è autentico se è libero. E se una regola rischia di calpestare la dignità umana, la libertà d’amore radicalizza la regola per giungere all’uomo. L’uomo è il fine, non il mezzo. “Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato!” Quando invece vediamo le persone come mezzo strumentale di realizzazione e appagamento personale, siamo fuori strada.

Vivi

Fai questo semplice esercizio di verifica:

Cosa provi quando vedi trasgredire una regola banale da una persona? Sei più vincolato dalla norma o dall’amore che hai per quella persona?

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