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In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».
(Lc 9,14-15 – Venerdì dopo le Ceneri – Anno dispari)
Medita
Gli invitati a nozze non possono digiunare, è impossibile, in quanto, la gioia degli sposi e per gli sposi impone balli, cibi succulenti e divertimento. Non può un invitato ad una festa di nozze, digiunare ed essere cupo. Ma arriverà il momento in cui lo sposo viene loro tolto, allora sì che lì bisogna digiunare e mortificarsi.
Questo periodo di Quaresima, appena iniziato, ci ricorda quanto è brutta la vita senza Dio. Non c’è festa, cibo o party che possa rallegrare il nostro cuore come fa Dio. Digiunare significa fare a meno di qualcosa di necessario o di qualcosa che ci piace particolarmente. Il periodo di Quaresima ci fa comprendere quanto vuota sia la nostra vita senza Gesù e ci prepara alla gioia più grande, quando lo vedremo così come Egli è: Risorto.
Vivi
Molto spesso diamo per scontato tutto: gli affetti il presente, la vita, persino Dio. Questo perché siamo abituati a sapere che possiamo avere tutto subito e quando ne abbiamo voglia…
il periodo di Quaresima ci chiede di rivedere questa concezione della vita e della fede. Fermati e pensa se Dio non ci fosse nella tua vita. Cosa resterebbe? Che senso avrebbe la tua vita?