pexels-photo-62376.jpeg

Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”

Leggi

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

(Mt 5,20-26 Venerdì della I Settimana di Quaresima)

Medita

La relazione col prossimo non è semplice e lineare, anzi, spesso è tortuosa e complessa. Gesù ci parla di tre situazioni legate al comandamento di non uccidere. In Cristo comprendiamo che uccidere non significa solo togliere la vita fisica, ma anche iniziare a nutrire nel cuore giudizi cattivi verso chi abbiamo accanto. Uccidi qualcuno se non lo ami, se sei indifferente, o diffidente nei suoi confronti.

Amare significa anche cercare quel fratello della comunità che è risentito con te. Che senso ha accostarsi all’altare del Signore se neanche abbiamo provato a cercarlo, a chiarire e a riconciliarci con lui? Perciò se abbiamo sbagliato nei suoi confronti è meglio mettersi d’accordo con lui su come riparare il danno. Avere un cuore riconciliato col prossimo è segno di libertà, leggerezza e gioia.

Vivi

In questo tempo favorevole della quaresima vai in cerca di coloro che possono essere risentiti con te.

Prega per loro, cerca di chiarire, di chiedere scusa o quanto meno trovare un accordo comune.

Newsletter

Vuoi ricevere nella tua mail il commento al vangelo quotidiano?

Iscriviti

Rispondi