Leggi
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocàusti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
(Mc 12,28b-34 – Venerdì della III Settimana di Quaresima)
Medita
In un’ambiente “inquadrato”, come quello giudaico, dove la relazione con Dio viene regolata dall’osservanza di tante norme, precetti e leggi, questa pagina di vangelo risulta come una boccata d’ossigeno. Non sono i nostri sacrifici, o i nostri sforzi religiosi per Dio a decidere della qualità della nostra vita spirituale. Semmai vale il contrario. È il rivolgersi di Dio a noi con la sua Parola che ci dona luce, amore e vita.
La vita spirituale infatti nasce anzitutto dall’ascolto. Il primo comandamento è: “Ascolta, Israele!” Senza l’ascolto non possiamo creare in noi la condizione dell’accoglienza della Parola di Dio. Dio parla. E noi, se vogliamo vivere, abbiamo il dovere di ascoltarlo.
Chi ascolta ciò che Dio dice, sarà in grado di amarlo con tutto sé stesso…conseguente sarà capace di amare il suo prossimo. S.Paolo lo dice chiaramente che la fede nasce dall’ascolto, e l’ascolto riguarda la Parola di Dio.
Vivi
Ascoltare è più difficile di quanto possa sembrare:
Fai spazio interiore all’accoglienza della Parola. Oggi dedica un tempo di silenzio e medita più profondamente questa Parola del Vangelo.