a priest celebrating a holy mass

Chi mangia questo pane vivrà in eterno

Leggi

In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.

(Gv 6,52-59 – S. Luigi Maria Grignion del Monfort, presbitero – Memoria Facoltativa)

Medita

Gesù continua il discorso sul pane di vita. Ma stavolta i Giudei ne restano profondamente scandalizzati: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù, ben consapevole dell’incomprensione, non chiarisce, anzi rincara la dose: “chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda“.

Col senno di poi, è facile ascoltare questa parola pensando all’eucaristia. Ma mettiamoci nei panni di quei giudei. Forse l’avremmo pensata come loro. O forse avremmo piantato in asso Gesù molto tempo prima. Il suo discorso è davvero uno spartiacque: o sei con Lui o no. Non ci sono vie di mezzo. Ti puoi fidare di questa parola solo se hai potuto sperimentare prima che tutto quello che il Signore ti dice è autentico.

Mangiare Gesù significa lasciarsi assimilare da Lui. Quello che ingeriamo nell’eucaristia è il corpo del Signore che ci trasforma dall’interno. Non è questo cibo che viene assimilato nel nostro corpo, ma è il nostro corpo che viene assimilato nel suo.

Vivi

Mangiare il corpo del Signore significa essere in comunione con la Chiesa…

…perciò ama la Chiesa. Con tutte le sue contraddizioni e fragilità resta il luogo scelto dal Signore per manifestare la sua presenza per mezzo dei sacramenti.

Vuoi ricevere nella tua mail il commento al vangelo quotidiano?

Condividi questo articolo nei tuoi social

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: