Chi è fedele nel poco sarà fedele nel molto

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In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
 «Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
 Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
 Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
 Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

(Mt 5,20-26 – Giovedì della X settimana del Tempo Ordinario – Anno A)

Medita

Oggi, il Vangelo, ci fa approfondire ciò che Gesù ha iniziato a dire ieri. Egli ci ha detto che non è l’osservanza fredda della legge che salva ma che è venuto a dare compimento alla Legge, incarnandola nell’esperienza umana e dunque, , attraverso di sé, innalzarla al grado d’Amore. In questo brano del Vangelo, Gesù, fa luce su tre aspetti principali dell’uomo: l’aspetto morale, l’aspetto spirituale e l’aspetto sociale.

Nel primo aspetto ci pone un quesito che oggigiorno risulta attuale e frequente. Credo che molti di noi non abbiano mai ammazzato fisicamente nessuno, infatti, quando facciamo l’esame di coscienza, capita di dire di non aver fatto peccati gravi perché, per esempio, non abbiamo mai ammazzato. Ma ne siamo veramente certi? Gesù ci dice che non esiste solo l’omicidio fisico ma che ce n’è uno ancora peggiore: quello fatto attraverso le parole ed i pensieri. Noi, molto spesso, ammazziamo più con le parole che con le mani.

Nel secondo aspetto ci riporta alla visione spirituale: non serve a nulla fare sacrifici, fare donazioni e offerte se continuiamo a portare avanti odio, rancore e litigi con gli altri. Non serve a niente “battersi il petto” e poi non salutare, ignorare e maledire l’altro. L’essere fratello o sorella di tutti, soprattutto di chi ci ha feriti, ed amare, vale più di qualsiasi offerta e sacrificio.

Ed infine, c’è l’aspetto sociale. Quante volte pensiamo di essere nel giusto e facciamo di tutto per piegare l’altro a noi, alla nostra volontà ed al nostro desiderio? Eppure, spesso, tutti questi sentimenti ci portano ad non avere chiara la situazione e non renderci conto di essere diventati vulnerabili. Ecco perché, quanto meno ce l’aspettiamo, veniamo sconfitti ed umiliati dal fratello o dalla sorella.

Vivi

La Legge è fondamentale per regolare la vita dell’uomo ma non deve essere un impegno fatto per forza, un impegno che deve snaturare la parte bella dell’uomo ….

La Legge è buona quando, con amore, ci insegna e ci porta ad essere fedeli anche nel poco, per essere fedeli nel molto. Ama veramente e seguirai la Vera Legge, Cristo.

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