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Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani.
Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?».
Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?».
E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
(Lc 6,1-5 – Sabato della XXIII settimana del Tempo Ordinario)
Medita
Ancora Gesù e i suoi discepoli sono scandalo per i più ferventi credenti. Hanno infranto una delle leggi più rispettate dagli ebrei, cioè, il non fare nessuna attività in giorno di sabato. Ovviamente Gesù non vuole sfidare nessuno ma è venuto per purificare e portare a compimento il vero rapporto con Dio. Anche noi, spesso, come quei farisei, siamo ligi ad alcuni comandamenti, siamo anche virtuosi ma di un virtuosismo sterile perché poi ci permettiamo di giudicare ed uccidere i fratelli e le sorelle con i nostri sproloqui e le nostre illazioni. Cos’è più importante, rispettare alcune leggi e sentirsi a posto pesando sulla vita degli altri o guardare gli errori degli altri con compassione e misericordia pur non riuscendo ad essere perfetti ( secondo la nostra idea di perfezione)?
Vivi
Quando ti senti a posto perché sei in un periodo in cui riesci a non commettere troppi peccati, non inorgoglirti, ma usa misericordia e non sentirti mai superiore a chi è nella fragilità…
non fare agli altri ciò che non vuoi che gli altri facciano a te.