È vicino a voi il Regno dei cieli

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In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».

(Lc 10,1-12 – Giovedì della XXVI settimana del Tempo Ordinario)

Medita

Gesù, dopo aver condiviso parte della sua vita con le persone che incontrava durante il cammino, le manda a testimoniare ciò che avevano vissuto: l’incontro col Signore, la scoperta di essere amati da Dio e di essere figli ma soprattutto che la promessa fatta ai Padri, cioè la realizzazione dell’Alleanza, si sta avverando – dite loro “il Regno dei cieli è vicino”. Gesù invia i suoi discepoli non a dare delle direttive o a fare proselitismo, non ha bisogno di questo, ma ad annunciare la salvezza e la liberazione da ogni forma di schiavitù, ad annunciare la vera Pace. Infatti, il tema principale di questo brano è proprio portare la pace di Dio nel cuore dell’umanità. In un mondo che divora e dilania l’interiorità dell’uomo , Dio mette pace, guarisce, ridona la tranquillità di figli di Dio. Ma la cosa più bella è che questo annuncio, nonostante siano passati più di 2000 anni, non è cambiato, è sempre lo stesso: caro fratello, cara sorella, la promessa che Dio ha fatto all’uomo dagli albori dell’umanità, cioè il diventare suo popolo, suoi figli, si avvera nell’oggi della tua vita. Non preoccuparti, dunque, delle cose di questo mondo ma vivi con la consapevolezza di appartenere a Dio, di essere sua parte di eredità, di avere un valore ineguagliabile che nessuno, nemmeno la morte ed il peccato, potrà toglierti.

Vivi

Oggi Gesù viene nella tua vita e ti dona la sua Pace:

la Pace di Dio sia su di te e sui tuoi cari, perché tu possa riconoscere il dono immenso che Egli ti ha fatto liberandoti e facendoti diventare suo figlio/a.

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