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In quel tempo, Gesù riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse:
«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.
Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
(Lc 11,27-28 – XXVIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A)
Medita
La festa di nozze è uno dei giorni più belli della vita. Chi lo prepara ci mette amore, dedizione, cura, e si aspetta di ricevere conferma dopo l’invito. Così è il cuore di Dio Padre che prepara tutto per le nozze del suo Figlio. Dunque si aspetta che gli invitati si presentino…ma non è così…
C’è chi prende scuse, chi se ne torna alle proprie cose, chi invece rifiuta volontariamente l’invito. Allora il Signore non si lascia scoraggiare da queste forme più o meno esplicite di rifiuto. È ostinato e perciò invita tutti. Sia i buoni che i cattivi. Tutti sono invitati a questo banchetto. Molti si presentano e ad ognuno è offerto la “veste nuziale”, cioè una specie di mantellino affinchè non risalti la differenza sociale tra i differenti abiti.
Uno soltanto ha rifiutato di indossare la veste bianca, ed è stato cacciato via. Analogamente chi rifiuta il perdono di Dio, cioè la sua misericordia, non ha più diritto a partecipare al banchetto.
Vivi
Il banchetto preparato da Dio è l’eucaristia
Per parteciparvi occorre la veste bianca, cioè indossare la veste nuziale della sua misericordia. Accostati al sacramento della riconciliazione per rendere bianca la tua veste battesimale. In questo modo la gioia al banchetto sarà grandissima.